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Il governo olandese ha annunciato mercoledì 20 novembre che ci sarà un divieto di volo per il traffico aereo da tutto il Sud America, il Regno Unito e il Sud Africa dal 23 gennaio. Questo per rallentare la diffusione dei nuovi ceppi di Coronavirus dal Regno Unito (variante B.1.1.7), Brasile (mutazione E484K) e Sud Africa (variante B.1.351).

Questo è il primo vero passo proattivo fatto dal governo olandese per rallentare la diffusione del Coronavirus dai viaggiatori attraverso Schiphol. I nuovi requisiti significano che i viaggiatori provenienti da altre parti del mondo devono essere testati per il Coronavirus due volte prima di poter salire su un volo per Schiphol. Una volta arrivati ora tutti sono tenuti alla quarantena. Il requisito della quarantena porta i Paesi Bassi in linea con la maggior parte dei paesi e avrebbe dovuto essere fatto diversi mesi fa.

All’imbarco sul volo per Schiphol, deve essere presentato un test PCR negativo che non sia più vecchio di 72 ore ma anche un test antigene (rapido) negativo che non sia più vecchio di 4 ore. Se questo non viene presentato, i passeggeri non potranno imbarcarsi sul loro volo per i Paesi Bassi. Mentre ai passeggeri è stato precedentemente richiesto di mettersi in quarantena, circa 3/4 sono risultati ignorare questa guida. Il governo olandese sta spingendo per una quarantena di 10 giorni per tutti i viaggiatori al loro arrivo, che è meno delle 3 settimane che Hong Kong applica ora.

Il governo olandese sta ancora permettendo i viaggi necessari dal Sud America, Sud Africa e Regno Unito, ma i passeggeri devono avere un motivo urgente, come un funerale o motivi medici. Il nuovo coprifuoco nazionale dalle 9 di sera alle 4:30 del mattino non si applicherà anche ai viaggiatori che viaggiano da o verso Schiphol. Chiunque viaggi da o verso l’aeroporto deve essere in grado di dimostrare che ha un biglietto valido o che lavora lì.

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